Claudio Chianura collaborò con Fausto fin dai primi dischi della carriera. I commenti qua riportati sono i commenti che lui stesso lasciò e lascia nei video pubblicati su Youtube a nome HAZE AUDITORIUM EDIZIONI .
Il
mio sesso:
"My
sex" degli Ultravox di John Foxx diventa qui un brano molto
'sparksiano'... e il testo è purissimo Faust'o.
Una
giornalista di Sorrisi e Canzoni gli telefonò dicendo che Enrico
Ruggeri lo aveva plagiato con la sua 'Contessa'... ma si trattava
delle stesse 'fonti'. inoltre ci frequentavamo tutti e tre in quel
periodo scoprendo i primi giochi x home computer...
Eccolo
qua:
ah,
naturalmente "champagne" era il nome del suo cane, un
bellissimo cocker fulvo
Godi:
Testo di Oscar Avogadro, magistrale ma forse troppo elaborato per i temi crudi della musica di Fausto.
Piccolo Lord:
forse l'unico testo classicamente autobiografico di Fausto...
Vincent
Price:
Magistrale
testo di Oscar Avogadro e una delle più belle interpretazioni di
Fausto. sì, è "a big surprise" degli Sparks (dall'album
Introducing...). ma completamente reinventata. Il solo di Radius si
ispira invece a "Goofing off" (sempre da Introducing, un
album raro e pieno di gioielli).
In
tua assenza:
Saputo
che scrivevo delle piccole poesie, Fausto mi chiese di poterle
leggere per il suo secondo album. scelse questa, in realtà una
libera traduzione da "Breaking glass" di Bowie (da Low).
La
parola 'lussuria' fu giustamente cambiata dal poeta Nanni Cagnone
con 'memoria', meno connotata eticamente.
Lipstick:
Forse
la più bella produzione di Roberto Colombo… :) mai pubblicata.
Il lungo addio:
Il
lavoro sui titoli dei brani era totalmente svincolato da quello sui
testi, una volta terminata la scrittura, si cercavano titoli quanto
mai elusivi rispetto al contenuto delle liriche... si cedeva qua e là
sui pezzi più radiofonici...
Oh!
Oh! Oh!:
Si
sente qui una delle primissime batterie elettroniche, doppiata
magistralmente da Tullio de Piscopo a partire da 2'30", la
stessa drum machine fu usata da Radius (produttore dell'album) per "e
la luna bussò" di L. Bertè.
Kleenex:
La
più bella produzione di Faust'o fu proprio questo singolo realizzato
da Paolo Tofani degli Area (lato B di "Anche Zimmermann",
molto meno riuscita: Fausto non canta nella giusta tonalità).
confrontate questa "Kleenex" con la versione curata da
Radius nell'album Poco zucchero. Tutto il suono è qui all'altezza
delle migliori produzioni internazionali dell'epoca, solo di chitarra
compreso, davvero bello.
Funerale
a Praga:
Tesissimo
brano conclusivo di Poco Zucchero, con lo straziante violoncello di
Piero Milesi... Il synth dopo il primo minuto è un Crumar, tra i
pochi sintetizzatori italiani dell'epoca, dal suono molto grezzo e
poco malleabile. Ma efficacemente ossessivo.
J'accuse
...Amore mio:
Il
brano J'accuse fu incluso nell'album solo come frammento e non nella
versione completa di seconda strofa e ritornelli (in inglese).
Non
mi pettino mai:
Uno
dei testi meno seriosi e che ci siamo divertiti a scrivere. Massimo
Boldi ne ha fatto una sua versione abbinata a "oh oh oh".
Hotel
Plaza:
Il
titolo originale era "Kanazawa", ma Caterina Caselli si
impuntò per trasformarlo nel più comprensibile "hotel plaza".
restammo svegli per oltre 24 ore consecutive per completare il testo
di questa canzone... fu disco lancio, o qualcosa del genere, a radio
studio 105.
Buon
anno:
Uno
dei brani più riusciti e più apprezzati di Fausto. Il titolo
avrebbe dovuto essere "L'anno che verrà", ma la canzone di
Lucio Dalla era diventata troppo famosa... l'ispirazione qui è Gary
Numan, ma con una tensione tutta originale e un testo molto
visionario e ancora attuale.
...Forse
anche noi:
Dopo
diversi tentativi di accompagnare la voce al pianoforte, si decise
per la più ovvia ma efficace soluzione di una pad di tastiera. Fu
l'ultimo brano registrato nelle sessioni di J'accuse e anche quello
che chiuse poi l'album.
Il
testo era uno dei più apprezzati dal vivo e alcuni versi strappavano
applausi a scena aperta...
Alien:
Brano
escluso dall'album J'accuse e che facevo dal vivo con il mio gruppo
Marble Index. Forse anche per questo Fausto l'ha recuperata per il
suo primo e unico disco con la Ricordi, uno dei più belli a nome
Faust'o.
Ogni
Fuoco:
La
lunga introduzione strumentale di "Ogni fuoco" era stata
ispirata da "Manifesto" dei Roxy Music (lo si sente
soprattutto nell'album di studio, dove è rievocata anche la frase di
tastiera), ma il testo di Fausto percorre una sua strada originale e
molto evocativa... Qui anche la musica è più 'free' (si
riferisce alla versione inclusa in Lost and Found. n.d.r.)
...E poi non voltarti mai:
Uno dei brani più belli di Fausto in uno dei suoi dischi più riusciti
Ch'an Cha Cha:
Avevo
scritto per il mio gruppo Marble Index un brano in spagnolo ispirato
a Garcia Lorca, "viento moreno". Fausto si era innamorato
dell'idea e aveva scritto questo pezzo bellissimo dove la maggiore
concessione è stata la risposta della tastiera 'alla radius'
nell'inciso, molto pop... ma per niente banale.
Cinque Strade:
Uno dei più bei pezzi di Fausto, c'è tutta la poetica dei suoi primi anni, ma con maggiore originalità e maturità nella scrittura...
Clouds
over thin paper:
Alcuni
anelli di nastro magnetico che avevo portato in studio erano così
corti che non giravano intorno al blocco delle testine... quella
della voce giapponese qui utilizzata è forse il loop più breve mai
utilizzato, almeno prima dell'arrivo dei campionatori...
Overtones:
Fausto
voleva far saltare il tavolo dopo aver sfiorato la grande
affermazione con il precedente J'accuse (forse intende l'album
Faust'O ndr). nella ricerca di stranezze varie, gli portai Flowers of
Romance dei PIL. Se ne innamorò. questa fu la sua risposta un
album di sola batteria, basso, voce e nastro magnetico. La voce
del campionamento qui utilizzato viene da Tierkreis di
Stockhausen...
L'erba:
Questo
disco fu l'ultima opportunità di collaborazione con l'etichetta di
Caterina Caselli, ma il verso "santo il nostro cazzo..."
provocò la rottura definitiva.
Close
watch:
...di
un possibile album di cover (il primo nella carriera di Fausto
(contenente brani di Stones, Jethro Tull, John Cale, ecc.) restò
solo questa "Close watch" inclusa come coda per L'erba...
peccato non aver fatto il resto. Ottimi musicisti stavano dando forma
a un bellissimo disco.
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